Tuesday 13 October 2009

festa della luna al Armani Bar

Il 3 ottobre era il quindicesimo giorno dell’ottavo mese dell’anno cinese / lunare ed era la festa della luna, una festa cinese bellissima. Dicono che quella notte la luna non e’ solo piena ma e’ anche la piu’ rotunda di tutto l’anno.

Allora come si festeggia? Si mangia la torta della luna, una torta piccola ma abbondante riempita con la pasta di lotus e uno, due, tre o quattro tuorli dentro oppure senza, si passeggia con le lanterne ammirando la luna piena nel cielo, si racconta la favola della donna che e’ volata alla luna dove abita con un coniglio, si ferma un po’ a fare un picnic mangiando un’altra fetta della torta della luna, la carambola / frutta stella, i cacchi sporcandosi un po’, si guarda chi ha la lanterna piu’ bella, si torna a casa e per il prossimo mese si fa colazione con le torte della luna regalate e riregalate dagli parenti, amici e capi, un po’ come col panettone.

Le lanterne tradizionali sono illuminate con una candela dentro ma da una decina di anni esiste anche la versione con una lampadina a pila dentro, rendendole meno incendiabili e quindi piu’ sicure.

Qualcuno ha organizzato al Armani Bar una festa della luna piena in bikini. Ci sono andata per curiosita’. Il Bar si trova nell’impero Armani, un palazzo a Central dove si trovano anche Armani Casa, Armani Cosmetics, Armani Dolci, Armani Fiori, Armani Libri, Giorgio Armani e Emporio Armani. I negozi non sono mai affollati – basta qualche milionario cinese che scende a Hong Kong per comprare tanto perche’ i cinesi si fidano di piu’ dell’autenticita’ dei prodotti qui, cosi’ l’impero Armani esiste anche come una mostra pubblicitaria ai cinesi. Ai cinesi piacciono le strutture giganti – non sono solo abituati cosi’ sotto il comunisimo, spesso hanno ancora delle fantasie dei palazzi imperiali, degli imperatori e delle imperatrici delle dinastie che lo precedette. Poi la foto di una donna cinese tra le braccia di Giorgio Armani sicuramente ha contribuito ai sentimenti positivi del popolo cinese.

Quella sera al Bar per ballare la musica era bella pero’ non c’era troppa gente per creare quell’atmosfera di una festa invitante e coinvolgente, o forse il locale era troppo grande perche’ infatti non era fatto da discoteca o club. E se uno fosse andato per cercare qualcosa d’italiano o di cinese o di una fusione dei due, sarebbe stato deluso perche’ i prodotti Armani sono ormai fatti in Cina quindi l’elemento italiano e’ perso di tanto, la musica era completamente occidentale e la gente ballava perche’ voleva non perche’ era la festa cinese e sicuramente non ballava cinese. Prima di andare via, sono andata per cambiarmi in bagno, il bagno piu’ fai da te tra i bagni belli a Hong Kong.

la cataiana
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Thursday 23 July 2009

mostra fotografica: time stamps

Ad aprile 2007 sono andata a vedere una mostra fotografica di Stefano Mangini, un viaggiatore e fotografo italiano che aveva intrapreso un viaggio in moto dalla Cina in Italia. Ho poi anche letto il suo libro del viaggio, scritto in inglese, che e’ bellissimo, diversissimo da molti altri racconti di viaggio in inglese per il suo rispetto per la gente del posto, i paesi stranieri e le culture diverse.

Due anni e tre mesi dopo, a luglio 2009, con l’appoggio del consolato italiano e degli sponsor hongkonghini, un’altra mostra fotografica di due fotografi italiani e’ stata organizzata - le foto di Stefano Mangini messe in mostra parallelamente con quelle in bianco e nero di Luigi Piovano, un italiano che fu in Cina un po’ piu’ di un secolo fa. Come queste foto che hanno piu’ di 100 anni sono tornate in Cina dove furono scattate incuriosisce molto, ed ecco la storia: quattro anni fa, 50 fotografie originali della Cina del 1902 sono state trovate nella casa di famiglia di Luigi Piovano a Torino. Piovano fu il capitano di una spedizione militare italiana che ando’ in Cina nel 1901 ad aiutare l’imperatore della dinastia Qing a controllare la ribellione dei boxer. Immagino poi che la famiglia ha contattato o l’ambasciata italiana in Cina o un amico o un parente italiano in Cina che poi ha contattato il consolato italiano a Hong Kong e l’idea della mostra e’ nata.

Le foto da vedere sono sicuramente quelle della Cina di piu’ di un secolo fa siccome la Cina moderna c’e’ ancora. Spesso le foto di Piovano e di Mangini sono messe in coppia, una accanto all’altra, per il contrasto ma ancora piu’ sorprendentemente per la somiglianza. Evidentemente dietro la scelta di ogni coppia di foto c’e’ stata molta cura.

E’ stato il vice console Marco Cerbo a presentare l’apertura della mostra fotografica, assistita da amici, colleghi e molte altre persone. Dopo una breve presentazione della mostra, il vice console ha annunciato la sua partenza fra un mese. Nonostante che io l’abbia conosciuto poco, mi ha fatto un’impressione molto positiva. Gli auguro un buon ritorno!

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Sunday 28 June 2009

Gas, un film italiano

Sono andata a vedere uno dei film del festival italiano. Si chiama Gas, un film che sicuramente disturba forse perche’ e’ stato girato con quello come obiettivo. Parla della deformazione di una generazione, la disintegrazione dei rapporti umani. E’ la versione italiana del film francese La Haine (L’Odio) o del film britannico Trainspotting. La differenza e’ che la violenza gratuita, essendo piu’ prevalente in Francia e in Gran Bretagna, e’ anche una realta’ piu’ generale nei due paesi mentre il film italiano mi sembra sia una esagerazione della realta’ se non un racconto in dettagli di un microcosmo sociale.

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Tuesday 2 June 2009

il festival italiano

Siamo a giugno ed e’ in corso il festival italiano a Hong Kong. Per gli italiani che si trovano cosi’ lontani dalla patria, gli effetti di un tale festival nazionale non sono da sottovalutare. Quali effetti? Dalla gioia alla consolazione, dall’orgoglio alla commozione. Ringrazio la Camera di Commercio e il Consolato per averlo organizzato! Bravissimi!

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Tuesday 24 March 2009

immigrati / refugiati

Gli italiani non vogliono piu’ accogliere degli immigrati arrivati in barca e li capisco anche se gli italiani fino ad alcuni decenni fa erano degli immigrati anche loro in cerca di una nuova vita in Francia, Svizzera, Gran Bretagna, Nord America, Argentina, Australia, ecc.

Negli anni 80 e 90, Hong Kong, ancora una colonia britannica (fino al 30 giugno 97), aveva ricevuto piu’ di 100.000 refugiati vietnamiti, o the Vietnamese boat people (i vietnamiti di barca), come erano chiamati, la maggior parte refugiati finanziari e non veramente politici.

Era il governo britannico che aveva deciso per la colonia che poteva e doveva accogliere dei refugiati vietnamiti, pero’ le spese hanno pagato solo gli hongkonghini. Con l’arrivo del 1997 e il governo cinese a Hong Kong, i refugiati vietnamiti che non erano ancora stati accettati dagli altri paesi (di solito l’Australia e il Canada) sono stati rimandati in Vietnam. La Cina era ed e’ ancora un paese povero e non accettava dei refugiati finanziari.

Oggi in Francia certi capi francesi che non conoscono questo episodio abbastanza recente e che pensano erroneamente che l’Asia sia tutta uguale – l’effetto Unione Europea? - mandano a lavoro a Hong Kong dei francesi di origine vietnamita mentre agli hongkonghini i vietnamiti fanno pensare immediatamente ai refugiati, un po’ come certi capi italiani a Hong Kong che affidano dei carichi importanti ai cinesi che parlano italiano (piu' un inglese vergognoso), avendolo imparato lavorando in Italia ma nei ristoranti o negozi cinesi.

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Sunday 1 March 2009

film italiani

Hong Kong e’ una bella citta’ non solo per i grattacieli illuminati o i soldi infiniti. C’e’ davvero tantissimo da fare. A marzo, volendo, non passerei neanche una sera a casa! Per gli scrittori e i lettori, c’e’ il festival letterario internazionale - l’unico in inglese in Cina. Per gli sportivi, gli alcolizzati e gli esibizionisti, c’e’ il Rugby Sevens. Per gli amanti del cinema, c’e’ il festival internazionale del cinema che finisce ad aprile!

Parlo solo del festival del cinema qui ma neanche tanto – i film sono da guardare sullo schermo. Dico sempre che ad Hong Kong c’e’ una piccola Italia: al festival ci sono circa 280 film provenienti da tutto il mondo – l’Iran, la Francia, la Corea, l’Argentina, la Cina, la Finlandia, il Kazakhstan... e 28 di cui sono italiani, il 10%! Gli hongkonghini adorano tutto quello che e’ italiano! I 28 film italiani sono organizzati in due programmi – Paesaggio Italiano e presentato dal Consolato Italiano, Definendo la Modernita’ – Michelangelo Antonioni.

Paesaggio Italiano – 8 film del anno 2008:

Gomorra, Il Divo, Caos Calmo, The Past is a Foreign Land, Machan, Pranzo di Ferragosto, Il Resto della Notte e Sonetaula

Definendo la Modernita’ – Michelangelo Antonioni:

Cronaca di un Amore, I Vinti, Il Grido, L’Avventura, La Notte, L’Eclisse, The Lady without Camellias, Le Amiche, Il Deserto Rosso, Blow Up, Zabriskie Point, Professione: Reporter, The Mystery of Oberwald, Identification of a Woman, Al di la delle Nuvole, Chung Kuo, China is Far Away – Antonioni and China e tre compilazioni di film corti.

Ho gia’ visto alcuni dei capolavori di Antonioni, certo, ma sono sempre da rivedere!

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Monday 23 February 2009

il cittadino onorario

Roma ha conferito la cittadinanza onoraria al Dalai Lama, un lama esotico per Roma, un politico separatista per Pechino. Il gesto e’ interpretato da Pechino come una provocazione; dai tibetani all’estero uno di solidarieta’. In ogni caso e’ poco pratico siccome Roma non e’ su un altipiano di 3000 metri, il Dalai Lama non si sentirebbe mai a casa; poi al posto dei yak ci sono le vespe. Ho letto pero’ che porta le scarpe Gucci. Tradizionalmente, i tibetani portavano dei stivali fatti con la lana con la punta come quella della gondola; oggi portano scarpe sportive o di pelle.

Questo Dalai Lama ha mantenuto la via pacifica - nonostante i finanziamenti della CIA, il Tibet non e’ finito come l'Israel, la Striscia di Gaza o la Cisgiordania. Certo, la Cina e’ molto piu’ costruttiva dell’Israel.

Il Dalai Lama ha ricevuto il premio Nobel per la pace mentre i diritti umani in Cina sono da migliorare. Marco del Corona del Corriere della Sera ha fatto riferimento alla pena capitale, che brutta com’e’ esiste anche in Giappone e negli Stati Uniti. Capisco pero’ il riferimento siccome il primo stato al mondo ad abolire la pena di morte fu, il 30 novembre 1786, il Granducato di Toscana. Molti non si ricordano che il Dalai Lama ha ricevuto il premio Nobel per la pace nel 89, dopo Tiananmen, quindi era un premio Nobel parzialmente per la non-pace della Cina.

Parigi ha avuto l’idea della cittadinanza onoraria l’anno scorso e Roma ha copiato. Non so quale diplomato italiano farebbe quello che ha poi fatto Raffarin. Personalmente credo che sarebbe piu’ significativo se andassero a visitare il Tibet reale, che e’ diverso dal Tibet nella mente di molti stranieri. Di nuovo personalmente vorrei vedere tanta attenzione e tanto rispetto per il Papa non perche’ sono piu’ cattolica ma per la giustizia, per la spiegabilita’.

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Friday 6 February 2009

com'è la crisi in Cina?

Avevo detto che avrei parlato della situazione in Cina della crisi economica mondiale nata dalla quella finanziaria americana. Non ho statistiche da citare qui – le statistiche sono per quelli che non parlano cinese oppure che non si trovano in Cina. Io parlo cinese e sono tornata a Hong Kong poco fa dalla Cina continentale dove ho incontrato le seguenti quattro persone:

1. Mentre cercavo la strada, ho incontrato una ragazza cinese che pochi giorni prima aveva lasciato il suo lavoro perche' non pagava bene e il suo tipo di lavoro non si trova difficilmente. "La crisi si sente un po’ ma non tanto", mi ha detto.

2. Ho incontrato un’operaia cinese che lavora 12 ore al giorno a Guangzhou, dalle 8.30 alle 12.30, dalle 13.30 alle 17.30 e fa anche il turno straordinario dalle 18.30 alle 22.30. Poverina e non e’ l’unica.

3. Ho conosciuto un ragazzo cinese che lavora a Shenzhen per una ditta che vende su internet all’estero dalla LV alla LG ma non i prodotti originali e quindi a prezzi piu’ bassi, ma non di tanto. ‘Se una borsa LV anche se e’ falsa vende a poco, la gente non compra.’ Questo e’ un fenomeno spiegabile non dall’economia ma dalla psicologia. Mi ha anche detto che con la crisi vendono di piu’ e che ognuno dei suoi colleghi vende USD7-80.000 al mese. Gli ho detto che non posso piu’ vedere la LV e che ho sempre preferito la Gucci.

4. Nel resort, ho chiesto al giovane padrone cinese di un bar aperto un anno fa come stava andando e mi ha detto che se d’estate c’erano 100 clienti, quest’inverno c’erano soltanto 10 – un po’ per la stagione, un po’ per la crisi.

20 milioni di operai hanno perso il lavoro nelle fabbriche in Cina. Immagino che gli italiani hanno pensato che sono un terzo della loro popolazione! Che fanno questi 20 milioni di operai adesso? Sono di solito contadini arrivati nel sudest e nell’est da lontano allora tornano nei loro villaggi e campi. Saranno assorbiti senza troppe difficolta’ e quasi immediatamente.

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Wednesday 3 December 2008

le macchine e la crisi ad Hong Kong

Le macchine piu' comuni ad Hong Kong sono le Mercedes e dove abito le macchine che non sono le Mercedes sono le BMW, le Lexus o ogni tanto una Ferrari che passa. Negli ultimi mesi, avevo notato che le Mercedes dei vicini non si vedevano piu' e che in giro c'erano degli anunci di vendite e per parcheggi in affitto. Ma da una settimana, ho visto che i vicini hanno cambiato le macchine, per un nuovo anno! I prezzi scendevano allora hanno venduto le "vecchie" per comprarsene una piu' nuova a meno.

Ho parlato delle Ferrari. In tutta la Cina, se ne vedono in giro quasi esclusivamente a Hong Kong dove esistono da anni nonostante le strade strette e corte con traffico pesante. Mi dispiace un po', per il pilota, quando vedo una Ferrari a Hong Kong. Nel resto della Cina, ci sono adesso delle strade ideali per le Ferrari ma il livello di sicurezza non permette una bella macchina cosi'. Solo adesso si vedono le primissime e le rarissime Mercedes.

La Ferrari e la Maserati hanno aperto un ufficio a Hong Kong nel 2008. Con la crisi non penso che sia facile lanciare i progetti pianificati anche se la Cina e' meno colpita del resto del mondo. Se hanno aspettato degli anni prima di aprire un ufficio qui, sono sicuramente interessate dal mercato cinese, e anche se non mi e' venuto in mente di chiedere le volte quando ho incontrato i loro direttori (solo due chiacchiere, non per i servizi di interpretariato), stanno sicuramente preparando per l'autostrada che colleghera' Hong Kong, Macau e Zhuhai, la zona economicamente la piu' ricca della Cina. Veicoli stranieri non sono autorizzati sul territorio cinese e per entrare nella Cina continentale, anche le macchine registrate a Hong Kong devono avere una seconda targa, non facile da ottenere. Il governo vuole rimuovere certi ostacoli per facilitare il passaggio tra Hong Kong, Macau and la Cina continentale, un passo anche politicamente motivato. La costruzione dall'autostrada e' ancora da iniziare ma nel frattempo si prepara.

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Thursday 20 November 2008

aumento di stipendio!

In questo clima di recessioni confermate e licenziamenti continui, la Cathay Pacific, la compagnia aerea di Hong Kong e una delle migliori nel mondo, ha annunciato un aumento di stipendio del 2% per 2009. Come fa? Una domanda che dovrebbe porre l’Alitalia. La mia domanda all’Alitalia invece e’ questa: l’Italia e’ uno des paesi piu’ visitati nel mondo, come ha fatto a fallire quando i turisti continuano ad entrare in Italia? In realta’ ho volato con l’Alitalia, certo, e le hostess hongkonghine non mi sembravano di aver ricevuto molta formazione. Le hostess e le cameriere non sono uguali, neanche tutte le cameriere. Il mio consiglio all’Alitalia? Mandare le hostess a un corso di formazione tedesco per iniziare.

La decisione della Cathay non e’ stata solo sorprendente ma responsabile a livello macro, un gesto da una vera azienda internazionale.

La prossima volta parlero’ un po’ della situazione della crisi mondiale in Cina.

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Wednesday 10 September 2008

Otium Ludens

Una collezione di 170 reperti archeologici provenienti da Stabiae e’ in mostra a Hong Kong. Stabiae fu la localita’ di villeggiatura frequentata dagli antichi Romani che venne distrutta dall’eruzione del Vesuvio nell’anno 79. Una mostra che promette di trasportare i visitatori all’Impero Romano di due mila anni fa.

Per attirare i visitatori hongkonghini che hanno quasi tutti fame del lusso, la pubblicita’ della mostra parla della richezza, del potere e dello stile di vita degli elite romani. Per vendere ai nouveaux riches ...

Dal 18 luglio al 5 ottobre 2008 al Hong Kong Museum of Art (a TST, Kowloon).

Presentata da: Regione Campania, Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei, Restoring Ancient Stabiae Foundation, in collaborazione con il Consolato Generale d’Italia

http://www.conshongkong.esteri.it/Consolato_HongKong/Archivio_News/otium.htm

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Saturday 30 August 2008

sarti italiani

Arriveranno quattro sarti italiani a Hong Kong a misurare i corpi dei connoisseurs:

Giuseppe Digrisolo / Armani Collezioni 27-31 agosto

Andrea Asti / Canali 3-7 settembre

Francesco Marrone / Brioni 11-14 settembre

Floriano Valentini / Pal Zileri 25-28 settembre

Non lavorero' con tutti loro pero' un appuntamento per chi e' interessato potrei prendere con loro.

In questa citta' dall'altra parte del continente eurasiatico non c'e' solo il prêt-à-porter italiano!

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